
La stagione del prurito
Anche i nostri amici animali soffrono di allergie stagionali ma, a differenza nostra, l’esposizione ad allergeni ambientali comporta la comparsa di prurito cutaneo, arrossamenti di certe zone della pelle con conseguenti dermatiti o problematiche gastroenteriche.
Per il manifestarsi della patologia, occorre che il sistema immunitario sia competente e che subisca diverse stimolazioni. Solitamente i sintomi non compaiono prima dei 6 mesi di età del cucciolo e ogni anno aumentano d’intensità.
In seguito, tenderanno a diminuire fino a scomparire nel periodo invernale, per poi ritornare con la bella stagione. A complicare e prolungare la sintomatologia, possono associarsi intolleranze/allergie alimentari e parassiti cutanei come le pulci. Da qui la necessità di trattare adeguatamente e in maniera continuativa il cane o il gatto con prodotti anti pulci-zecche e di indurli a seguire una dieta casalinga o commerciale specifica.
Che fare, quindi, se il nostro amico cane, dopo una passeggiata al parco o poche ore in giardino, comincia a grattarsi, mordicchiarsi, scuotere le orecchie?
La cosa migliore è prenotare una visita dal vostro medico veterinario di fiducia, che verificherà la presenza di lesioni cutanee e stabilirà se si tratti effettivamente di una reazione allergica stagionale. Generalmente, il primo anno, viene impostata una terapia per ridurre il fastidio ed evitare lesioni da grattamento. Si possono utilizzare, anche per lunghi periodi e nelle forme più lievi, integratori a base di acidi grassi essenziali che rinforzano la barriera cutanea e regolano il sistema immunitario, senza avere nessun tipo di effetti collaterali. Se ogni primavera i sintomi si ripresentano, sono sempre più gravi e si prolungano per diversi mesi, si consiglia di far visitare il vostro amico animale da uno specialista in dermatologia veterinaria, che valuterà se sottoporlo ai test allergologici. Ad oggi quelli più attendibili vengono realizzati solo per il cane e testano 33 allergeni ambientali, sia esterni (pollini) che interni (acari polvere, epiteli). A seconda del risultato, viene preparato il conseguente vaccino desensibilizzante.
Ricordiamo, invece, che cani e gatti possono essere allergici alla puntura di api o altri insetti. In questo caso compaiono gonfiori diffusi, soprattutto a livello del muso, e chiazze arrossate sul resto del corpo. Nelle forme più gravi, con sintomi che vanno dalle difficoltà respiratorie fino allo shock anafilattico, il medico veterinario va contattato immediatamente.