Perché sterilizzare? I pro e i contro dell’intervento
A che età è meglio sottoporre l’animale a questo intervento? A quali rischi e a quali vantaggi si va incontro? È giusto farlo?

Occorre precisare che per la femmina l’intervento consiste nell’asportazione delle ovaie (quando è molto giovane) oppure nella rimozione contemporanea delle ovaie e dell’utero (quando l’animale ha già avuto diversi cicli estrali); per il maschio prevede, invece, che vengano asportati i testicoli. In entrambi i casi, si tratta di un intervento semplice, mediamente ben tollerato dal cane ma che richiede comunque l’anestesia totale. Nell’arco delle 24-48 ore successive all’operazione il cane riprende a nutrirsi regolarmente, le funzioni fisiologiche tornano alla normalità ed è in grado di camminare già un’ora dopo l’intervento. Per qualche giorno sarà più tranquillo del solito e, durante questa fase, è bene evitare di lasciarlo libero e di farlo saltare o correre, in modo da consentire una cicatrizzazione ottimale. Nel lungo periodo è possibile osservare un cambiamento del comportamento, soprattutto nel maschio, che ridurrà la sua esuberanza e potrebbe diventare più pigro.

Da un punto di vista fisico, il cane sterilizzato (sia maschio che femmina) va spesso incontro a sovrappeso ed è opportuno controllarne attentamente, fin da subito, la dieta. La femmina potrebbe sviluppare incontinenza urinaria a distanza variabile dall’intervento (mesi o anche anni dopo) anche se occorre precisare che, secondo gli ultimi studi, esiste una maggiore predisposizione all’incontinenza urinaria nelle femmine di taglia medio-grande (>20 kg) sterilizzate in età prepubere.

D’altra parte dobbiamo sottolineare che diversi studi scientifici hanno dimostrato una diminuzione dell’incidenza dei tumori mammari se l’intervento viene eseguito prima della pubertà o al massimo tra il primo e il secondo calore. Dobbiamo anche ricordare che da alcuni anni esiste la possibilità di eseguire, nel maschio, una castrazione chimica temporanea (6 mesi) e completamente reversibile, attraverso l’applicazione di un impianto sottocutaneo che rilascia costantemente ormoni. Questa procedura è consigliata quando il cane non può affrontare l’anestesia per problemi di salute preesistenti o nel caso di soggetti riproduttori che debbano conservare la fertilità sul lungo termine. In conclusione, non esiste una regola univoca: per decidere bisogna tener conto di diversi fattori.

Ecco perché è importante affidarsi a un professionista serio che, valutando con scrupolo e attenzione la storia di vita e la salute del nostro cane, ci guidi verso la scelta giusta.